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Potenza

Città di Potenza Fotografie di Potenza

Potenza Fotografie ed Illustrazioni della Città di Potenza Foto di Nicola Albano

Fotografie del centro storico e di alcune zone limitrofe alla città di Potenza.

Potenza, Città Capoluogo della Basilicata, Regione del sud italia tra campania e calabria.
Abitanti di Potenza: 65.983
Potenza è il capoluogo di regione più alto d’Italia, situato a 819 metri sul livello del mare.
Potenza è il secondo capoluogo di provincia d’Italia, preceduto solo da Enna che si trova a 931 metri sul livello del mare.

Territorio e Clima della Città di Potenza

La città di Potenza sorge lungo una dorsale appenninica a nord delle Dolomiti lucane nell’alta valle del Basento, attraversata dal corso del fiume omonimo e racchiusa da vari monti più alti come ad esempio i Monti Li Foj. L’antico nucleo medievale, il quartiere centro storico, è situato nella parte alta della città, mentre i moderni ed estesi quartieri sono sorti più in basso. Probabilmente, la prima collocazione della città fu a quota 1.095 di altitudine, in località oggi denominata Serra di Vaglio. In epoca successiva, l’insediamento urbano potrebbe essersi trasferito, per ragioni ignote, sul colle ove è attualmente il centro antico.
Al fine di migliorare la viabilità cittadina, il fiume Basento che attraversa la città è interessato dalla costruzione di nuovi ponti e viadotti che hanno portato all’abbattimento di alberi e piante che crescevano spontaneamente vicino alle rive del fiume. Per quanto riguarda il Rischio Sismico, nel centro urbano della città di Potenza, i progetti degli edifici in cemento armato, di cui il 70% è stato realizzato prima del 1981 e si trova quindi a fare i conti con il degrado naturale dei materiali, sono stati redatti secondo una classificazione che collocava Potenza in seconda categoria (media sismicità) mentre, attualmente, il capoluogo è considerato ricadente in zona ad alta sismicità. Il protocollo di intervento redatto dalla Protezione civile prevede un’indagine graduale su tutto il territorio, iniziando dalle zone meno conosciute che per numero di abitanti risultano di importanza strategica per il sistema urbano.
Potenza gode di un clima mediterraneo montano: freddo e nevoso d’inverno, tiepido e secco d’estate. Il mese più freddo risulta essere quello di gennaio, con temperatura media di +3,5 °C, mentre i mesi più caldi sono ovviamente luglio ed agosto, con temperatura media di +20 °C.
Per approfondire, vedi la voce: Stazione metereologica di potenza.

Centro Storico di Potenza Città

Il centro storico di Potenza è il primo quartiere della città lucana. Rinominato dai cittadini Sopra Potenza, per indicare l’altitudine del quartiere, ha 7.047 abitanti (2001) ed è la parte più antica, più estesa e più densamente popolata della città. Nel Centro storico di Potenza è rilevato il punto più alto della città, che corrisponde a 819 m s.l.m.
Nascosto da una cornice di moderni e alti palazzi, il quartiere Centro Storico mostra molte testimonianze del passato e della storia della città estendendosi da Ovest a Est.
Il centro storico è percorso dalla stretta via Pretoria, che un tempo conduceva al castello del XVI secolo di cui oggi rimane solo una torre. Ai lati della strada principale si dispiegano vicoli e stradine che conducono in angoli caratteristici. Via Pretoria, che taglia a metà il centro, è costeggiata da palazzi stretti gli uni agli altri.
Il centro di via Pretoria è caratterizzata dalla grande piazza Mario Pagano, punto di ritrovo di tutti i potentini. Sulla piazza si affacciano il Teatro Francesco Stabile, il Palazzo del Governo e, nell’angolo destro, la Chiesa di San Francesco fondata nel 1274.
Proseguendo verso Est, troviamo la Chiesa di San Michele Arcangelo, in stile romanico. Verso la fine di via Pretoria troviamo la cappella di santa Lucia.
Oltrepassando Portasalza, si intravede il ponte Viggiani, risalente alla seconda metà del Novecento, che porta al Parco di Montereale. Si estende prevalentemente in zone pianeggianti, con soltanto alcune parti in pendenza. È l’area verde più recente, in quanto in passato veniva utilizzata per scopi militari e a volte anche agricoli.

Via Pretoria – Il Corso della Città di Potenza

Il nome e l’origine di via Pretoria sono molto remoti, sulla loro origine le notizie che si hanno sono ancora poche e frammentarie. Le più probabili si possono ricavare dagli scritti dello storico antico potentino, Emanuele Viggiano. Da questi scritti si desume che al tempo di Silla e delle sue guerre civili contro Mario, egli vinse quest’ultimo e ridusse a colonie militari romane sei delle città Lucane, tra cui Potenza. In ognuna i queste città Silla vi stabilì il Pretorio, Comando dei Romani, e l’accampamento dei Pretoriani. Dunque doveva esistere un collegamento viario fra l’accampamento romano e il loro Comando che, con poca fantasia, venne chiamato Via Pretoria. Questa via, che nel corso degli anni non ha mai cambiato il suo nome ed è sempre rimasta lì, anche di fronte a tutte le distruzioni che la città ha dovuto subire, si estende per tutto il centro storico a partire dal Largo di Portasalza fino alla Torre Guevara, in quel piccolo tratto di strada, che fu aggiustato nel 1809, e che, secondo le legende, doveva essere chiamato Via Manhes, anziché via Pretoria. Questo però, mancando dei veri e propri atti comunali che lo testimoniassero, venne comunque rinominato via Pretoria, seguendo la scia e il basolato della strada principale.

Vicoli, Strade e Ponti della Città di Potenza

  • Vico San Luca in prossimità della cantina “Triminiedd”. Oggi questo vicolo non esiste più, è profondamente cambiato ed anche la famosa cantina, oggi ristorante, non si trova più nel centro storico.
  • Vico Corrado è uno dei tanti vicoli scomparsi della Potenza antica quando ancora c’era il rione Addone. Oggi esiste una via Corrado profondamente modificata. Essa divide l’edificio delle Poste dai primi isolati di largo Pignatari. Il vico finisce su via Pretoria all’altezza della caserma dei carabinieri.
  • Via Ciccotti nei pressi della villa comunale di Santa Maria e della Caserma dei Militari, il lungo edificio, a tre piani, costruito nel 1898. Il prospetto principale si affaccia sulla strada e mostra le pareti con paramento esterno in pietra, aperte da file sovrapposte di bifore. Al suo interno si sviluppano i cosiddetti quartieri di “accasermaggio” e gli spazi destinati alla vita comune ed alle esercitazioni militari.
  • il Viadotto dell’Industria o Ponte Musmeci. Realizzata dall’ingegnere Sergio Musmeci, la monumentale struttura, unica nel suo genere, mette in comunicazione la città con la tangenziale in direzione Salerno o Taranto. Concepita come vera e propria opera d’arte, fu progettata a partire dal 1967 e completata nel 1975.[12] Il Ponte, un’unica volta di 30 centimetri di spessore e quattro campate di circa settanta metri di luce ciascuna, è, secondo gli esperti, la massima espressione di quella filosofia della progettazione dove la forma è il frutto di un processo di ottimizzazione del regime statico. La plasticità della forma fa della struttura un gigantesco e raffinato oggetto scultoreo a scala urbana.
  • Il Ponte di San Vito. La data di costruzione del Ponte è da porre attorno al 305 a.C. Dell’originaria struttura sono rimasti i soli piloni, mentre tutta la parte superiore porta i segni di vari interventi di restauro avvenuto in epoca medioevale e nelle successive. Il Ponte è a tre luci, a pianta rettilinea; poggia su due piloni centrali fondati nell’alveo del fiume. I piloni, legati tra loro con grappe di ferro, sono costituiti da grandi blocchi di notevole spessore, che sopportano la spinta delle acque con speroni triangolari a monte e semicilindrici a valle. Anticamente chiamato S. Aronzio, il Ponte San Vito era parte integrante dell’antico percorso della via Erculea che, attraversando la Lucania, toccava anche la città di Potenza. La denominazione del Ponte, stando alla tradizione, si ricollega al ricordo del martirio di S. Aronzio che, giunto dall’Africa con i fratelli Onorato, Fortunaziano e Sabiniano, non volendo abiurare la propria fede cristiana, subì con essi, tra il 238 ed il 288 d.C., l’estremo supplizio presso il fiume Basento[13].

Piazze e Larghi della Città di Potenza

  • Piazza Mario Pagano. I lavori per la realizzazione della Piazza iniziarono nel 1839, per volontà dell’Intendente Winspeare, con l’abbattimento delle casette con sottani abitate da contadini ed artigiani, ma furono completati solo tra il 1842 ed il 1847 ad opera dell’Intendente Duca della Verdura. In origine chiamata Piazza del Mercato (vi si svolgeva il mercato della domenica), divenne successivamente Piazza dell’Intendenza (poiché vi si affacciava il Palazzo del Governo, sede dell’Intendente) e Piazza Prefettura (dopo l’insurrezione di Potenza del 18 agosto 1860 e la sostituzione dell’Intendente col Prefetto). Intorno al 1870, fu intitolata a Mario Pagano, giurista nato a Brienza nel 1778, giustiziato nel 1799 per la sua attiva partecipazione alla Costituzione della Repubblica Partenopea negli anni infuocati della Rivoluzione Francese. La piazza è stata soggetta ad opera di re-styling nel 2012 da parte dell’architetto Gae Aulenti.
  • Piazza Duca della Verdura. Piccolo e grazioso slargo incastonato tra gli edifici, è collegato da scalinate alla Via Pretoria, da un lato, alla sottostante Via del Popolo, dall’altro. Un tempo era chiamato Largo Tassiello o Porta della Trinità per la presenza della posterula alla termine della scalinata di congiungimento con la Via Pretoria (ancora visibile nel 1857). Dal 1845, il Regolamento di Polizia Urbana e Rurale stabilì che vi si dovesse svolgere la vendita della carne, del pesce e del baccalà. La Piazzetta, priva di pavimentazione, polverosa e invasa dalla spazzatura e dai resti delle macellazioni, fu ridotto a luogo malsano ed inospitale, fino a quando Francesco Benso Duca della Verdura, Intendente a Potenza dal 1847, ne dispose la bonifica e la pavimentazione. Agli inizi del secolo scorso, per una evidente incomprensione della denominazione derivante dal nome dell’antico Intendente della città, determinata anche dalla destinazione d’uso dello slargo, la Piazzetta divenne per i potentini la Piazzetta del Pesce o Piazza della Verdura. Fino alla ristrutturazione a seguito del terremoto del 1980, erano visibili, al centro della stessa, due file parallele di banconi in pietra, coperti da un’unica grande tettoia, destinati appunto allo svolgimento del mercatino di generi alimentari. La Piazzetta ha conservato, in parte, l’antica destinazione commerciale; ma nei mesi estivi si trasforma in spazio culturale, ospitando rassegne cinematografiche e manifestazioni musicali.
  • Piazza Giacomo Matteotti. L’antica denominazione di Piazza Sedile (mutata nel secolo scorso in Piazza del Fascio e, dopo il 1944, in Piazza Giacomo Matteotti) rivela la sua originaria destinazione politica. Qui sorgeva il Seggio dell’Università, dove si riuniva il popolo in occasione delle assemblee elettorali, probabilmente risalente nel suo impianto originario all’epoca Angioina. Sulla piazza si affacciavano botteghe e taverne, e, per Decreto Regio del 1810, vi si svolgeva il mercato alimentare. Sul lato meridionale, lì dove oggi sorgono il Muraglione ed il Tempietto di S. Gerardo, c’erano la cappella di S. Domenico, con la vicina Torre, i locali della cosiddetta neviera (dove si raccoglieva la neve), la Porta ed il Vicolo della Beccheria (dove avveniva la macellazione degli animali e la vendita delle carni). In occasione della festa del Patrono della città, S. Gerardo, nella piazza veniva innalzata la cassa armonica, per le esibizioni della banda musicale[13].

Parchi Comunali ed Aree Verdi attrezzate della Città di Potenza

  • La villa comunale di Santa Maria, storico parco della città. La sua origine è da far risalire a un decreto del governo francese del 1810, secondo il quale ogni provincia doveva avere un orto botanico sperimentale. Successivamente a questo decreto venne edificata la villa di Santa Maria.
  • Il parco di Montereale, al centro del quale si innalza un monumento ai caduti. La sua costruzione avvenne nei primi anni del Novecento.
  • Il parco del Seminario, ristrutturato nel 2006.
  • La villa del Prefetto, annessa al palazzo della Prefettura. Inizialmente appartenente al monastero dei Padri conventuali di San Francesco nel settecento ed utilizzati per scopi puramente agricoli, la villa vera e propria venne edificata solo nell’Ottocento.
  • Il parco Baden Powell, sito nei pressi di Viale Firenze, nel quartiere di Don Bosco, dove spesso vengono tenute manifestazioni di tipo musicale. Il parco risale al 1930 circa. Al suo interno sorge un edificio risalente al 1942, il quale svolse per molti anni la funzione d’ospedale. Attualmente l’edificio ha funzione scolastica.
  • Il Parco dell’Europa Unita, sito nel quartiere Poggio Tre Galli, inaugurato nell’estate del 2007, è un’isola verde strappata ad anni di incuria e degrado.
  • Il parco Miralles, situato nel rione Cocuzzo (noto come “Il Serpentone”).

Intorno alla città sono inoltre presenti molte aree verdi, boschi e foreste, attrezzate e fruibili:

  • Parco Rossellino, alle porte della città, circonda il palazzetto dello sport, il “Palapergola”;
  • il Lago Pantano, a 5 chilometri dal nucleo urbano verso Sud, è frequentatissima d’estate dagli amanti dello sport e delle passeggiate, sede di numerosi impianti sportivi, piscine, campi volo per ultraleggeri, campetti da calcio etc., ricca di pizzerie, ristoranti, locali giovanili; vi è l’Oasi del WWF, sede di un percorso di Bird Watching e di una clinica di riabilitazione per rapaci.
  • Il bosco di Pallareta, alle porte della città.
  • Il bosco di Rifreddo, con alberghi ristoranti, impianti per equitazione, impianti per il tiro al piattello. Stazione turistica montana.
  • La foresta della Sellata a 21 km dalla città, ricca di percorsi natura, percorsi ciclistici (bike park), stazione sciistica invernale, alberghi, ristoranti, agriturismo.

Architetture Civili Città di Potenza: Palazzi

  • Palazzo di Città. È un edificio storico della città, sede dell’Amministrazione Comunale della città. La costruzione del palazzo è da far risalire all’epoca angioina. Come quasi tutti gli edifici storici e le chiese di Potenza anch’esso è stato più volte restaurato e ricostruito in seguito ai molti terremoti che hanno colpito la Basilicata. Successivamente venne adibito a casa comunale. L’elemento artistico di rilievo è una facciata del 1882, con un arco a tutto sesto situato tra due grandi finestre e una grande balconata.
  • Palazzo Loffredo. Situato nella piazza Pignatari, nei pressi del duomo, è uno dei palazzi più antichi della città, che conserva le successioni avvenute nella città. Oggi è sede del Museo archeologico nazionale della Basilicata dedicato a Dinu Adameşteanu.
  • Palazzo Bonifacio. Si trova in piazza Beato Bonaventura ed è uno dei pochi palazzi storici ancora esistenti nel centro storico della città. Racchiude al suo interno un piccolo chiostro.
  • Palazzo Pignatari ex palazzo Ciccotti. Si trova in largo Pignatari, nelle immediate vicinanze del palazzo Loffredo. Notevole l’antico portale visibile dalla piazza.
  • Palazzo Castellucci era uno dei pochi palazzi importanti del centro storico che non era stato sventrato.Proprietà di una antica famiglia della città (un Castellucci è stato sindaco di Potenza) l’edificio si affacciava sull’omonimo larghetto, punto di passaggio obbligato per le persone che si recavano al vicino mercatino di porta di San Giovanni. Il palazzo è stato abbattuto negli anni sessanta.
  • Palazzo D’Amato ex palazzo Scardaccione era uno dei pochi palazzi nobili del centro storico. Si trovava in via Pretoria sul luogo ove fu costruito l’attuale palazzo della Banca d’Italia. Il palazzo fu acquistato da D. Ferrante De Amatis agli inizi del XVII sec., dalla famiglia Scardaccione. I D’Amatis erano un’antica famiglia della città (un Giacinto D’Amato era stato Sindaco nel 1812).
  • Monastero di San Luca, attualmente la caserma dei carabinieri, sita alla fine di via Pretoria in direzione della torre Guevara. In principio affidato alle suore cisternine dell’ordine delle benedettine, era l’unico monastero di donne in città. Successivamente passò alle suore clarisse o chiariste.
  • Caserma Lucania. Di antica costruzione, situata in via Ciccotti, a Santa Maria. Iniziata nel 1885 e terminata nel 1995, su progetto di Quaroni e Piacentini. Dal 1943 ospita il “91 battaglione Lucania”
  • Palazzo degli Uffici. Visibile da molti panorami, si trova in corso 18 agosto.
  • Palazzo Riviello. Un edificio costruito nel XVII secolo.
  • Palazzo del Fascio. Antico edificio del XV secolo. Vene riedificato in stile neoclassico durante il periodo fascista.
  • Palazzo de Bonis. Uno dei palazzi più antichi della città, risale al XII secolo.
  • Palazzo vescovile. Il palazzo episcopale della città, situata sulla sinistra della cattedrale di San Gerardo.
  • Cortile del Sacro cuore. Un cortile che si sviluppa a nord-ovest della cattedrale, cinto dal palazzo vescovile e la casa del clero.
  • Palazzo Giuliani. Antico palazzo storico, appartenuto nel corso dei secoli a varie nobili famiglie potentine.

Architetture Civili Città di Potenza: Edicola di San Gerardo della Porta

L’Edicola di San Gerardo, rinominata dai potentini “Tempietto di San Gerardo” è un tempietto che ospita al suo interno la statua di San Gerardo, santo patrono della città. Situato in piazza Matteotti, stando all’epigrafe sulla lastra al lato destro del Santo, il tempietto sarebbe stato ultimato nel 1865, probabilmente dallo scultore potentino Antonio Busciolano (18231871). L’edicola ripropone la facciata di un edificio a cupola, con pianta semicircolare, chiusa sul retro. Sul basamento formato a gradoni, poggiano cinque colonne con il fusto scanalato, decorato con il capitello a foglie. Le colonne sorreggono degli architravi decorati da angioletti e rose. Il retro è costituito da una parete continua, divisa in tre parti: il settore centrale è costituito da una vetrata policroma a raggi, sulla quale poggiano due colonne scalanate che inquadrano la statua del santo, lateralmente invece, sono poste due iscrizioni, quella a destra ricorda l’edificazione dell’edicola e la dedica di esso, mentre quella a sinistra ricorda due momenti importanti della città: l’invasione dei briganti nel 1809, e l’insurrezione del 18 agosto 1860.

Architetture Civili Città di Potenza: Villa Romana

La villa romana di Malvaccaro è situata in una traversa della moderna Via Parigi nel quartiere di Poggio Tre Galli. Qualche anno fa si rinvennero in quella località degli ambienti appartenuti ad una villa d’epoca romana. Le strutture presentano dei mosaici e un’aula absidata attorno alla quale si sviluppano cinque ambienti. I dati acquisiti ci indicano una datazione post-Costantiniana, con arte musiva tendenziale che parte dal III secolo d.C. Della villa si sono trovati i muri perimetrali a Nord-Ovest e a Nord-Est e altre strutture verso Sud.

Architetture Militari Città di Potenza: Torre Guevara

In piazza Beato Bonaventura, sull’estremità est del centro storico della città, si possono ammirare i resti del Castello. Costruito probabilmente dai Longobardi intorno all’anno 1000 e costituì la vera “piazza” delle varie dominazioni di Potenza. Gli ultimi proprietari, ovvero Carlo Loffredo e Beatrice Guevara donarono ai frati cappuccini l’intero edificio, ad eccezione della Torre. In seguito il castello fu adibito a lazzaretto, dedicando una cappella a San Carlo: divenne, così, la sede dell’Ospedale San Carlo per alcuni anni, almeno fino al 1935, quando l’ospedale si trasferì in una struttura più moderna, nel rione Santa Maria. A metà secolo scorso, un decreto ne dispose l’abbattimento permettendo di salvare la torre, cilindrica, dominante la valle del Basento. Tutto intorno, i diversi alberi nel piazzale, definiscono la zona come un Belvedere. Dopo il sisma del 1980, fu restaurata e adibita a galleria d’arte.

Architetture Militari Città di Potenza: Le Porte

Le Porte di Potenza, rappresentano le antiche entrate al centro storico della città, intorno alle mura di cinta che la racchiudevano per la difesa dagli assalti nemici. Attualmente quelle “visibili” sono soltanto tre, e sono:

  • Porta San Giovanni in via Caserma Lucana
  • Porta San Luca in via Manhes
  • Porta San Gerardo in largo Duomo

Le altre porte furono abbattute nel corso dei secoli, per la modernizzazione del nucleo urbano della città, e sono:

  • Porta Salza in via Portasalza
  • Porta Amendola in largo Sinisgalli
  • Porta Trinità in piazza Duca della Verdura

Siti Archeologici della Città di Potenza

Recentemente rinvenuto nella zona Gallitello, il sito archeologico risulta essere il più importante sito mai scoperto nell’ambito urbano di Potenza. Grazie agli scavi per la costruzione del Nodo complesso del Gallitello, è stato possibile confermare la presenza di un complesso abitativo, ubicato presso la confluenza del torrente Gallitello con il fiume Basento. Allo stato attuale delle indagini questo insediamento sembrerebbe svilupparsi in almeno sei ambienti rettangolari di cui si conservano parzialmente i muri perimetrali, occupando un’area di circa 300 metri quadrati. Si tratterebbe di un’antica fattoria funzionale allo sfruttamento agricolo dell’area. L’esame dei manufatti ceramici e degli altri reperti rinvenuti fa ipotizzare una datazione tra la fine del IV ed i primi decenni del III secolo a.C., quindi da mettere in relazione con il sistema insediativo dei Lucani in un momento precedente la romanizzazione del territorio. Il complesso, che rappresenta uno dei pochissimi rinvenimenti effettuati ad oggi nel sottosuolo cittadino, è ancora in corso di scavo, sotto la direzione scientifica della Soprintendenza per i beni archeologici della Basilicata[10].

Citazioni e Fonti sulla Città di Potenza

Città di Potenza su Wikipedia: http://it.wikipedia.org/wiki/Potenza_%28Italia%29
Centro Storico della Città di Potenza su Wikipedia: http://it.wikipedia.org/wiki/Centro_storico_di_Potenza
Parchi ed Aree Verdi della Città di Potenza: http://www.comune.potenza.it/index.php?option=com_content&view=article&id=474&Itemid=620

Potenzanka
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